
Una delle mete turistiche più gettonate in questi ultimi tempi (a prescindere dal salento che pare che l’Italia si sia appena accorta di questa zona geografica… bah!) è la Valle d’Itria, che abbraccia il relax del mare per portarlo su in collina e farlo sposare con i suoi intensi sapori, rimanendo a pochi passi da Bari e a prezzi decisamente abbordabili. Alberobello, Locorotondo, Cisternino, Ostuni, Martinafranca, la Selva di Fasano, sono solo alcune di queste bellissime località, tutte molto vicine tra loro e che nascondono semplici tesori tra le loro diverse contrade. Frutti quali fichi e pesche, le more selvatiche, ma poi gli olii, i vini, i sottaceti, i prodotti tipici come i taralli, i biscotti, i dolci… Per non parlare poi della carne, dei salumi e dei formaggi. Una zona ricca di tradizioni tutte da scoprire.
Quando viene detta la parola “carne” però, riferendola a queste zone, irrimediabilmente la si associa a Cisternino che pare essere diventata la capitale della bombetta e la regina indiscussa della brace. In realtà avrei i miei dubbi. Sicuramente l’amministrazione locale è stata bravissima in questi ultimi anni a dare un volto nuovo alla città, ristrutturandola e abbellendola e rendendola turisticamente attraente, (tant’è vero che in qualsiasi mese e giorno estivo si vada c’è sempre un casino incredibile) ma la carne buona la si mangia ovunque da queste parti, anche a prezzi inferiori rispetto a quelli proposti dai sempre affollatissimi locali di Cisternino che inevitabilmente adottano dei prezzi… turistici e quindi più alti!
Martina Franca, parliamone. Un paesone bello grande sulle colline murgiane, ricco di trulli e masserie e di un centro storico barocco tutto da scoprire. Non è solo (e stavolta si) la capitale del capocollo, ma è anche uno dei migliori paesi per mangiare la carne buona spendendo ragionevolmente bene e rimanendo decisamente soddisfatti. Mi sono imbattuta nella macelleria Lisi, perdendomi alla ricerca di cibo, in una stradina adiacente il vialone principale che porta nella città vecchia. Un piccolo gazebo con pochissimi tavoli all’aperto su via Verdi, tovaglie posate e bicchieri molto semplici, zona silenziosa rimanendo comunque a due passi dallo scialo serale. Il locale interno invece è piccolissimo ma molto curato: cucina a vista, pietra viva, una grande tv e un immenso lampadario che domina tutta la saletta. Direi non più di 30 coperti.
Sabato sera, ci siamo seduti subito perché eravamo in due altrimenti senza prenotazione se fossimo stati di più non avremmo avuto alcuna speranza (sottotitolo: d’estate di sabato consiglio di prenotare). Ci accoglie una signora gentilissima che ci fa accomodare, ci porta da bere, olive e bruschettine (un po’ troppo mignon per i miei gusti… ce ne volevano almeno due a testa), pane e tarallini in busta (e perché in busta se sei nella patria del tarallo?) e nel frattempo aspettiamo. Il sabato sera c’è sempre confusione, specie in estate e quindi il caos di quella sera e la lentezza del servizio va perdonata. E’ un locale a gestione famigliare, la famiglia Lisi infatti ha da sempre una macelleria a Martina Franca, poi la signora cucinava bene e così hanno deciso di aprire un piccolo locale adiacente alla macelleria stessa e che ora gestisce totalmente la figlia con il marito, ma la signora nei momenti di confusione continua a cucinare e a dare una mano. Ma che simpatica!
A parte questo, come è tipico da queste parti e in questi locali un po’ più informali, non c’è un menù da sfogliare, si parla con la signora e si decide insieme cosa e quanto mangiare: antipasti di salumi e formaggi tipici della zona, oppure sottaceti o sottolii, insalata e qualsiasi cosa è disponibile prima della carne vi verrà proposta con entusiasmo, la carne non la si sceglie in macelleria come accade in molte bracerie, ma la signora ti guarda in faccia e dice “mmmh secondo me a voi ci vogliono 4 sigarette (salsicce), straccetti q.b., cinque sei bombette e due pezzi di agnello e fegatini a volontà” e poi se non ti va bene inizi la contrattazione “l’agnello non mi piace e i fegatini manco a parlarne, quindi mi metti una fetta di capocollo alla brace, straccetti ok, sigarette fai cinque e bombette quattro”. Magari lei rilancia perché è più esperta ma su una cosa non transige, gli straccetti te li devi mangiare a forza. È il piatto tipico, la specialità della casa, un must irrinunciabile ed effettivamente gli ho trovati molto buoni, teneri e saporiti. Le bombette sono saporitissime e hanno all’interno un formaggio buonissimo, dolce e delicato che se volete potete assaggiare anche come antipasto (è una specie di caciocavallo ma molto più delicato). Io ho una totale avversione per la zampina e sono portata per sicurezza a non mangiare mai salsiccia nelle bracerie perché temo di trovare quel sapore forte che non mi piace affatto: invece la salsiccia della macelleria Lisi non solo era cotta al punto giusto ma era di un sapore che non avevo mai assaggiato prima, davvero buonissima, vi consiglio di provarla. Come contorno potevamo scegliere tra una normalissima insalata oppure delle patate cucinate sotto cenere: le patate sono state qualcosa di fenomenale, così buone che siamo tornate una seconda volta, la sera di ferragosto, per rimangiarle. Morbide, saporite, con la buccia, cotte alla perfezione, davvero straordinarie! Mia madre mia commensale le ha classificate nella categoria “sapori di una volta”, una sorta di dejavù del sapore.
A conclusione della cena un dolcetto ci voleva tutto ma purtroppo non ne avevano, né dolce fatto in casa né gelati, una tristezza unica. Mi sono consolata con un amaro con ghiaccio e un caffè. Il conto è arrivato e come spesso accade in questi casi è stato un prezzo forfettario, ovvero 15 euro a testa. Per tutto quello che abbiamo mangiato il prezzo è stato nella media, però il dolce ci voleva. Ecco, con il dolce 15 euro era un prezzo ottimo ed onestissimo, ma invece no.
Come ho già detto ci sono poi ritornata una seconda volta nella quale ho preso meno carne, solo una porzione, e infatti abbiamo pagato 25 euro in due.
E’ un posto che consiglio, vi sentirete in famiglia e sarete coccolati, cercheranno di accontentarvi in ogni modo e forse se andate d’inverno avranno anche il dolce da offrirvi!
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PRO | CONTRO |
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cucina semplice e grande scelta di carne. | non c'è menù e non si ha una preventiva idea di quanto si spenderà; locale piccolo |
Voto |
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