Mizuumi Sushi Wok – Bari

Generalmente quando inizio una recensione per prima cosa parlo dell’estetica del locale, di cosa mi ha spinto ad andare là, le prime impressioni a riguardo, come sono venuta a conoscenza del locale… questa volta invece inizierò dalla fine e cioè dal punteggio del locale perché c’è bisogno di specificare alcune cose.


Mizuumi Sushi Wok - BariIl Mizuumi sushi wok ha aperto da poco più di un mese, forse anche un po’ meno. Quindi Bari è stata invasa di locandine e pubblicità ovunque: “nuovo ristorante giapponese fusion” dicevano, quindi ieri sera pensavo di andare in un locale giapponese dove ci fossero anche altri elementi di altre cucine orientali, chessò, vietnamita, thailandese, roba del genere. Un ristorante comunque, pur sempre un ristorante dove mangiavi un piatto giapponese con elementi di altre culture. Forse non ho prestato molta attenzione al sito, avrei dovuto leggere meglio e cercare di capire il significato intrinseco dell’espressione “sushi wok menu buffet” che per come è scritto graficamente sul loro sito, mi sembravano quattro parole del tutto staccate tra loro, come fossero quattro alternative. Invece no, il mizuumi è un buffet, o meglio, un self service. Uno di quelli vecchio stampo, retaggio degli anni 80, la domenica quando tornavi dal mare e andavi a mangiare “al pedro”. Non è un ristorante giapponese, vi prego, non chiamatelo ristorante e soprattutto non chiamatelo giapponese. E’ un self service con vasta scelta di piatti, dalla cucina tradizionale italiana a quella orientrale, tra le quali quella giapponese. Se infatti mi dovessi basare sulla mia aspettativa di andare in un ristorante giappo e di trovarmi invece davanti poi ben altro, il mio voto non potrebbe andare oltre il cinque. Cinque su cento. E il 5 viene dato solo perché il sashimi di salmone (unico sashimi presente, tra l’altro) era buono. Ma quello è importante saperlo scegliere e tagliare, non di certo saperlo cucinare visto che è un piatto assolutamente crudo. Per lo meno almeno quello era buono. Tutto il resto del sushi era assolutamente deludente e non avevi nessuna possibilità di scelta, di varietà. Era rimasto solo il salmone, i nigiri di salmone. È poi apparso un nigiri di pesce, forse orata, e chi lo sa. E non era nemmeno buono.

Qualche hosomaki e stop. Niente, fine, stop, finito, kaput, nient’altro.. non so qualche rainbow roll, qualche sushino particolare in tempura, gli onigiri magari, oppure una miso soup. No niente. E se poco poco vai più tardi, come noi che siamo andati lì alle 10, rischi di non trovare più nulla perché il locale verso le 11 inizia a sbaraccare e a chiudere e la cucina rallenta. Ore 11,30 FERRONE, ciao, tutti a casa. Quindi le aspettative sono state tristemente deluse, anche perché nel sito internet del locale la presentazione era molto accattivante, si parlava di locale concepito per “permettervi di assaporare i più sofisticati piatti della tradizione culinaria giapponese” e la cosa più sofisticata che ho visto è stato un trancetto di salmone tagliato a ventaglio che con un buon coltello sarei in grado di realizzare anche io. (tra l’altro alla punta era anche non tagliato e i 5/6 pezzi di sashimi erano ancora attaccati tra loro e quindi dovevi usare necessariamente le posate per mangiarne uno, non proprio un concept giappo…). Ma la cosa che davvero, e dico, davvero mi ha lasciato delusa e arrabbiata è che questo locale non è un ristorante giapponese, ma è un ristorante cinese. Ma in seguito capirete meglio…
Mizuumi Sushi Wok - BariDopo varie “discussioni” con i miei commensali, alla fine ho deciso di recensire il locale non per quello che mi aspettavo che fosse ma per quello che è, nell’insieme, a patto però di mettere i puntini sulle “i” rispetto a quello che dice su se stesso sul sito internet.
Ci troviamo in via Gentile, periferia di Bari. Lì locali imporanti o molto frequentati non ce ne sono mai stati. Forse potrei sbagliarmi ma ricordo vagamente quando ero piccola che dove sorge oggi il mizuumi un tempo c’era un negozio di arredi da giardino. O forse c’è stato anche un discount. Sta di fatto che non lo si può non notare, non solo per le grandi insegne fuori dal locale stesso ma anche per le abbaglianti luci verdi dalle quali è illuminato. E già questo aspetto parecchio kitsch che stona totalmente con l’arte e la cultura giapponese, ha iniziato a puzzarmi di strano, ad insospettirmi. Sull’uscio un bel tappeto di finto prato, quello che si mette a bordo delle piscine o alle giostrine dei bambini per sperare che si sentino in un bellissimo prato inglese mentre invece si trovano tra il cemento. Un lampadario all’ingresso di finti cristalli, praticamente di plastica, poi un divano, e poi dei bambini che correvano.Mizuumi Sushi Wok - Bari No, aspetta, bambini? Chi mai porterebbe dei bambini a mangiare pesce crudo? Ma poi li guardi bene, sono bambini cinesi (e sono ancora in grado di distinguere cinesi da giapponesi, forse con i coreani ho difficoltà ma cinesi e giapponesi sono in grado di distinguerli bene…) e poi entri, e vedi il locale, le sedie, gli arredi. Welcome in China. Scendi le scale e ti ritrovi in questo vasto salone arredato ikea, molto grande, con parecchi tavoli. Giri sulla destra e ti ritrovi due isole: nella prima c’era da un lato dei taglieri con i vari pezzi di sushi e dall’altra la cucina italiana (mais, carote, mozzarelle, olive, verdure grigliate). Di lato le posate, le bacchette, le salse di soia, il wasabi, il ginger (che non dava per niente di zenzero), la salsa agrodolce tipica cinese e le varie coppette per portartele al tavolo. L’altra isola invece aveva fritture varie: dagli involtini primavera (anche questi tipicamente giapponesi direi..) il crack di gamberi, ravioli al vapore, tempura (o presunta tale) di verdure o di gamberi, anelloni di pesce fritti, poi c’erano delle alette di pollo e altre cose che non ricordo; dall’altro lato c’erano gli spaghetti di soia, gli spaghetti fritti, un altro tipo di spaghetti che ho mangiato una volta da un thailandese in Germania… insomma nulla a che vedere con la cucina giapponese. Poi c’era una piastra e lì due tipi che cucinavano a vista quello che tu in un altro bancone sceglievi: carne, gamberoni, salsicce, pesce, funghi, seppioline… prendevi quello che vuoi (crudo) e lo portavi dai tipi che davanti ai tuoi occhi ti piastravano e ti servivano a cottura ultimata. (e questo è l’aspetto che ha fatto alzare il punteggio finale, diciamo l’elemento del ristorante che abbiamo apprezzato. Tutto il resto…).
Mizuumi Sushi Wok - BariInfine, alla fine della sala, altri due banconi con i contorni e un altro con frutta e dolci. Quindi funziona cosi: tu e i tuoi amici vi sedete, arriva il cameriere che vi conta, prendete da bere e poi vi alzate, fate il giro, scegliete quello che vi piace e mangiate tutto quello che vi pare. Non hai limiti di tempo, non hai limiti di piatti da riempirti, non hai limiti nello scegliere da un bancone piuttosto che da un altro, niente. L’unico limite sarà dato dal vostro stomaco e dalla vostra capacità di ingurgitare cibo di sconosciuta provenienza pagando solo 20 euro a cena e 10 euro a pranzo, bevande escluse. Enjoy direi. Avete una fame atavica? Avete appena finito una dieta e sentite la necessità di buttarvi in corpo qualsiasi cosa? Volete mangiare orientale ma i vostri amici mangiano solo italiano? Volete avventurarvi in mondi sconosciuti rimanendo nei confini urbani? Questo è il posto giusto. I camerieri sono due italiani e altri tutti cinesi che tra l’altro abitano al piano superiore. Il sabato sera c’è un viavai di gente che sale e scende dagli appartamenti che si trovano al piano superiore del ristorante e per la prima volta ho visto la comunità cinese uscire e mangiare fuori casa. Come esperienza ribadisco, è stata traumatizzante perché non mi aspettavo di trovarmi in un self service cinese, mi aspettavo di andare davvero in un ristorante giappo, e la cosa onestamente mi ha infastidito perché mi sono ritrovata in una copia sbiadita del mondo nipponico che sembrava quasi caricaturale, quasi voler fare il verso, quasi un modo per impossessarsi di una cultura diversa ma che per i meno esperti può essere facilmente scambiata. Un fake, ecco, un fake che mi ha infastidito parecchio, perché ormai si copia tutto, dando per originale anche un’origine, una provenienza etnica. Ennò questo no. Mi sta bene se arriva la concorrenza cinese per far abbassare i prezzi dei ristoranti giapponesi, ma non accetto il fingersi altro facendo leva sull’ignoranza della gente.
Mizuumi Sushi Wok - BariEntrando nel dettaglio di quello che abbiamo mangiato, l’unica cosa degna di nota è la possibilità di poter scegliere della carne o del pesce, scegliere sia il “pezzo” da voler mangiare che la quantità e farsela cuocere davanti ai propri occhi. Questo si, mi è piaciuto. Il mio amico è rimasto affascinato dai gamberoni e se ne è mangiati almeno tre, erano cosi buoni che si è fatto poi un secondo giro. Un altro mio amico ha trovato molto buona la tempura anche se non c’era la tipica salsa. Il sashimi era buono, il taglio del pesce era fresco. Siamo arrivati tardi e non c’era molta roba disponibile e il banco del sushi non è stato riassortito frequentemente. Gli spaghetti di soia e i ravioli al vapore non li ho mangiati perché sembravano stessero lì da parecchio.
Ho apprezzato la presenza della frutta ma alle 22,30 i dolci erano già tutti finiti e ci siamo dovuti dividere 3 coppe di tiramisù e una di panna cotta.
Si paga per forza 20 euro bevande escluse. Abbiamo scelto un vino bianco che però non era granchè e non ci è piaciuto, beviamo spesso vino bianco e per la prima volta non abbiamo preso due bottiglie. Un nostro amico non aveva voglia di mangiare tanto perché a dieta e nonostante avesse detto al cameriere che non avrebbe preso nulla se non qualche pezzo di sushi che voleva pagare a parte (come scritto nel menù del sito “sushi due pezzi un euro”), gli è stato detto che avrebbe pagato anche per soli due pezzi 20 euro. Questo ha creato un po’

di confusione e una piccola discussione con i titolari che ci accusavano comunque di aver occupato un tavolo per 8. Altra incongruenza quindi tra il sito e quello che troverete al ristorante: non potete prendere singoli pezzi di sushi e pagarli un euro l’uno, pagherete comunque e per forza 20 euro. Mi domando quale sia la politica per i bambini che risaputamente mangiano meno e a volte non mangiano neanche ma che qui invece possono trovare qualcosa che gli aggrada, ma trovo assurdo che anche loro paghino 20 euro. Non capisco nemmeno perchè per la stessa modalità, il pranzo costi 10 euro. Forse 10 euro li avrei spesi più volentieri… Infatti un paio di mie amiche che sono andate lì a pranzo hanno apprezzato l’economicità  dell’ all u can eat. Ecco, forse 10 euro li avrei spesi volentieri anche io.

Questo è tutto. Forse le mie parole per la prima volta sono critiche e aspre, mi dispiace, generalmente cerco sempre di essere superpartes e lasciare da parte le emozioni. Vi consiglio comunque di andare per provare cucine nuove come quella thailandese che per la prima volta compaiono nella nostra città.

 

 

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Commento di Maxx


da specificare che la tempura proposta non aveva nulla a che vedere con la tempura classica giapponese che è un fritto molto leggero, al contrario quella proposta era molto pesate, direi quasi 'impanato e fritto', anche se buona. I bambini pagano al 50%, c'era scritto sul menù.

PROCONTRO
cucina a vistaself service, si mangia ciò che c'è e non si può scegliere, troppa frittura
Voto
55%

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Indirizzo: Via G. Gentile 53/D
Sito web: www.mizuumibari.com
Telefono: 0802080000
Telefono 2: 3386139990
Note:

1 Comments

  1. Carmela says:

    La differenza di prezzo tra pranzo e cena sta nella scelta delle pietanze,a pranzo c’è solo un tipo di maki(non ricordo bene ma credo fosse al cetriolo)e uno di quelli con i riso fuori e l’alga al centro(scusate la mia ignoranza), come frittura (che per come era oliosa e pesante non la chiamerei tempura) si poteva scegliere tra patatine,carote e zucchine e cotoletta, poi riso alla cantonese e spaghetti di soia, da piastrare wurstel gamberi salsiccia melanzane zucchine maiale.

    Del genere e ne è un’altro nelle vicinanze di viale unità d’ Italia, non so dire dove con precisione, che dicono sia notevolmente migliore tra scelta e qualità, ma non l’ho mai provato

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