St. Joseph, Alliste – Lecce

Premetto che mi sto mangiando le mani e i polsi perchè purtroppo il cellulare mi è morto mentre ero nel cuore della mia cena e purtroppo non ho potuto fotografare nemmeno un piatto… Tant’è vero che ero persino in dubbio circa l’utilità di recensire un ristorante senza poi mettere le foto di quello che ho mangiato ma questo posto merita talmente tanto che nonostante tutto ho deciso di parlarne, certa che mi perdonerete e vi fiderete comunque di me e del mio giudizio!

Sono sempre qui, in vacanza nel Salento e stasera avevo voglia di sperimentare paesi nuovi. Uno di quelli più vicini ad Ugento è Alliste e così ho preso la macchina e sono finita in questa località che, in tutta onestà, è davvero un pò desolata. Mentre mestamente e affamata me ne stavo tornando a casa a bocca asciutta, ho scovato questo ristorante molto molto elegante e così ho deciso di entrare e di provare. Si trova nel centro di Alliste ed è in un antico palazzo del ‘700 finemente ristrutturato. Il design moderno e sofisticato degli arredi è incorniciato dalla pietra leccese degli archi e delle pareti, mentre dietro, all’aperto, nell’antica piazza antistante una chiesa ormai abbandonata (o almeno penso, visto che è tutta un pò “scarrubbata”), ci siamo accomodate in questo “garden” che di verde però ha solo i sottopiatti e qualche piantina. Apparecchiatura davvero elegante e raffinata, il cameriere ci offre nell’attesa e come benvenuto del prosecco o un analcolico e delle verdurine grigliate (diciamo pure che era una rivisitazione raffinata delle immancabili pittule salentine!) e nel frattempo sfogliamo il menù. Il St. Joseph ha diverse parole d’ordine come creatività, intraprendenza, conoscenza ed estetica e la missione della cucina è passione, qualità ed amore. Queste parole le troverete scritte un pò ovunque, dal menù alle pareti ad alcuni depliant che raccontano la storia del locale.

Onestamente non ti aspetti che un locale di cosi buon gusto e raffinatezza si trovi in un piccolo paesino poco conosciuto, sembra davvero un locale vip adatto ad un centro di una grande città metropolitana. Forse la scelta di rimanere in provincia è dettata dalla voglia di rimanere un locale di nicchia, per intenditori, e riuscire comunque a tenere i prezzi bassi rispetto agli altri locali dello stesso livello. Questa ovviamente è la mia personalissima interpretazione, eh?! Ho trovato tra l’altro su internet che questo locale è stato individuato come uno dei migliori ristoranti del salento dalla guida del sole 24 ore, quindi direi si, che qua si mangia davvero bene.

All’inizio eravamo un pò intimorite, temevo infatti di non riuscire a trovare qualcosa di buono visto che il menù era piuttosto ricercato e io sono invece di gusti semplici. Invece abbiamo optato per un antipasto sfizioso con 3 porate calde, 3 portate fredde e 3 portate fritte. Lo abbiamo diviso in due e anche se si trattava solo di assaggini eravamo comunque soddisfatte. Sono arrivate prima le portate fredde, ovvero un piatto con una dadolata di triglia in agrodolce, il menù diceva cotta al vapore ma a me sembrava un carpaccio; una insalata di calamari, seppie e polipo con delle verdurine non meglio identificate ma devo dire davvero molto buono e leggero; delle piccole alici marinate con lo zenzero. Poco dopo invece sono arrivati gli antipasti caldi: la mise en place di questa portata era molto curata anche se sono scoppiata a ridere perchè mi sembrava di maneggiare le pentoline delle bambole di quando ero piccola! Vabeh, a parte questo inciso divertente, è arrivata una vellutata di ceci con pezzetti di scorfano (a me sembrava cernia), il sapore però troppo forte della vellutata secondo me copriva del tutto quello del pesce. In una specie di trullo di ceramica vi era invece una buonissima insalatina di orzo con carote e altre verdure e delle listelle di capocollo (a me sembrava speck) tagliate a julienne. Questo assaggino qui era un capolavoro, ne avrei mangiato un piatto intero, delicato, saporito, fresco, leggero…. Complimenti! Infine è arrivato l’assaggino di frittura, ovvero dei pescetti, delle polpettine di polipo che però erano fredde al centro; delle crocchette di riso e verdure molto leggere e fresche e infine delle crocchette di patate e menta, menta che però si sentiva poco. La frittura era croccante e asciutta, per niente pesante, quasiquasi sembravano al forno.

Vi era un’ampia scelta dei primi ma abbiamo preferito rimanere leggere e optare per un secondo a testa. In realtà il secondo era bello abbondante e quindi leggere proprio no, non lo siamo rimaste affatto! Io ho scelto un pollo marinato in crosta di pane di Altamura con funghi, mentre invece mia madre ha scelto una entrecote di Angus con una salsina speciale. Mi arriva questo piatto davvero abbondante con dei riccetti di patate tipo capelli d’angelo, che io personalmente adoro. Sotto le patate vi erano almeno cinque o sei filetti di pollo avvolti dal pangrattato: sapore leggero, delicato, con la salsa che ricordava una semplice pizzaiola ma dal tocco speciale ed innovativo, questo letto di funghi e pomodori che un pò guarnivano e un pò riempivano… davvero molto molto buono.

L’entrecote invece mia mamma l’ha scelta ben cotta, è arrivata al tavolo e mancava un pò di sale ma poco dopo è arrivata la salsa di pepe di Sichuan, curcuma e curry che ha dato il giusto sapore al piatto. Con questa salsina infatti la carne aveva un sapore del tutto diverso, molto raffinato e saporito. Per una volta ho mangiato davvero in una maniera del tutto diversa ed innovativa. Ad accompagnare la carne è arrivato un sacchetto di carta contenente dei buonissimi piccoli panini (di loro produzione..?) caldi e sofficissimi. Sembravano appena sfornati, davvero molto buoni, mi veniva da portarli a casa, davvero originale l’idea del sacchetto!

Il menù offriva anche una ricca lista di dolci che anche dall’aspetto (li ho visti arrivare al altri tavoli) dovevano essere davvero molto buoni e particolari. Purtroppo noi eravamo “a livello”, come si dice dalle mie parti, e non abbiamo voluto ordinarne, però un pò me ne sono pentita perchè poi ho capito che la moglie del proprietario, o una socia o un parente non so bene, ha una pasticceria proprio a 50 metri dal ristorante e onestamente avrei voluto provare… vabbè sarà per una prossima volta, visto che vorrei tornarci!

Abbiamo chiesto il conto che in totale è stato di poco più di 40 euro: il cameriere ci ha anche omaggiato di una bottiglia di vino di loro produzione e ci ha invitato a tornare. Onestamente non ricordo di essere stata mai così tanto coccolata in un ristorante, forse è stata davvero la prima volta. Io vi inviterei a provarlo perchè sono certa che non ne rimarrete delusi: se avete voglia di qualcosa di innovativo e fuori dal comune, se volete passare una serata elegante e se volete farvi coccolare dal personale e dal buon cibo, sicuramente questo è il posto giusto!

 

 

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PROCONTRO
elegante, raffinato, ottimo rapporto qualità prezzo, gentilezza e disponibilità del personalepoca varietà del menù
Voto
85%

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Indirizzo: Via municipio, 9 73040 - Alliste (LE)
Sito web: Nessun sito
Telefono: 0833.552925
Telefono 2: Non Disponibile
Note:

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