Taku RistoSushi

Benvenuti in Giappone!

Quest’incipit può sembrarvi esagerato, però considero davvero questo ristorante come un piccolo angolo di Giappone in quel di Bari. Il Taku ristosushi si trova a pochi passi dal lungomare, vicino largo Adua, in una zona che l’estate si popola di persone spiaggiate nel giardino. E’ una zona dove è difficile trovare parcheggio, ma se andate in settimana o vi muovete presto riuscirete a trovare posto nelle stradine limitrofe.

Non è un ristorante facilmente visibile, l’insegna quasi non si vede, dovete davvero fare attenzione. Appena entrati potete percepire una ventata di oriente, luce soffusa, arredamento minimal, pareti rosse, candele su ogni tavolo, comodi divani e una bella musica in sottofondo, spesso orientale. All’ingresso trovate un bancone con la cassa molto ampio e qualche sgabello alto per l’attesa, poi un corridoio lungo e più stretto con le volte alte dove ci sono i tavoli singoli con i divanetti che va poi ad allargarsi nella sala posteriore dove ci sono i tavoli più grandi e  il bancone degli chef che a vista preparano i piatti, sovrastato da un maxischermo  sintonizzato su canali giapponesi dove insegnano a fare il sushi o preparare piatti tipici della tradizione. Come ho già scritto altrove, per me il sushi è una cosa seria. Non si può scherzare con le culture altrui, con il pesce crudo, con quella che viene considerata un’arte nel paese d’origine. No, non si può. Tra l’altro la cultura giapponese ha grande successo tra una nicchia di persone mentre invece rimane sconosciuta ai più. Per questo per chi si accosta alla cultura giapponese per la prima volta ci vorrebbe una sorta di accoglienza da parte di chi ne capisce, di chi conosce costumi e tradizioni, da parte di chi ama questo popolo e la sua affascinante storia millenaria. Al Taku succede proprio questo: il cameriere è gentilissimo e disponibilissimo, puoi chiedergli qualsiasi cosa, riuscirà a consigliarti bene, a suggerirti il piatto giusto in base ai tuoi gusti, ti spiegherà cosa hai nel piatto, accetterà consigli e critiche. Tanto che ognittanto ti domanderai se è proprio così o ti sta paraculando!! (scherzo ovviamente)

La cameriera invece è una simpaticissima ragazza giapponese che parla benissimo l’italiano, viene se non erro dalla parte meridionale del giappone (Matsuyama? può essere? non ricordo.. glielo chiesi ma ho rimosso.. tornerò per chiederglielo 😀 ) ed è venuta in Italia per studiare a Firenze arte classica. Poi non so come si è ritrovata a Bari per lavorare. Quando le ho detto che sono appassionata di Giappone mi ha portato il piatto che avevamo ordinato facendo un profondo inchino e dicendomi “Dozo” (prego) al quale non ho resistito dalla tentazione di ringraziare con un “arigatou goizamatzu”. [Non ce ne vogliano gli esperti di lingua, la traduzione è fonetica e non in romanji ndMaxx] Inutile dire che anche gli chef sono giapponesi.

Ci accomodiamo e iniziamo a leggere il menù: oltre ai tradizionali piatti di sushi disponibili in tutti i sushari tradizionali, troviamo sia dei piatti caldi che dei piatti freddi, delle zuppe, delle insalate, frittura e piatti di pesce. A dire la verità non mi sono mai avventurata in questi altri tipi di piatti, ho sempre e solo preso il sushi o al limite la miso soup. Generalmente iniziamo con un tempura mix, ovvero un piatto di frittura sia di mare che di verdure: la tempura è perfetta, calda e croccante, i gamberoni sono freschissimi e il piatto vale i suoi 12 euro. Il piattone misto da circa 50 euro forse non li vale tutti sti soldi, sono 20 pezzi (dei quali due davvero originali e mai assaggiati da nessun’altra parte) ma forse riuscite bene a saziarvi prendendo altro. Sicuramente il piatto più buono che ho mangiato è il tempura roll, ovvero un uramaki con al centro un gamberone, poi la solita alga nori, ricoperto da riso in tempura. E’ la specialità della casa ed è davvero buonissimo. Generalmente è diviso in 8 oppure 12 pezzi, costa sui 18 euro ed è buono da dividere con qualcuno.

Un altro piattone che vi consiglio è sicuramente il rainbow, ovvero un piatto con avocado al centro e ricoperto da pesce di tipo diverso, anche questo sempre molto fresco e buono. Abbiamo spesso visto decollare sulle tavole altrui le barche, cioè delle vere e proprie barchette di legno, lunghe una settantina di centimetri o giù di lì, con una infinità di pezzi di sushi misto. costa una ottantina di euro e non so il numero preciso dei pezzi, forse conviene se siete tanti ma io sono sempre della politica tante cose, tutte diverse, un pò per ciascuno non fa male a nessuno.

Purtroppo come birre giapponesi hanno solo la Asahi anche se il menù prevede anche la Sapporo, che purtoppo non hanno mai. Hanno però una buona cantina con vini nostri, locali, sia rossi che bianchi.

Altra nota positiva è la torta di riso, la cui base è fatta di riso e sopra è di crema gelato al cioccolato. Davvero molto particolare e gustosa.

Il vero problema di questo ristorante sono i prezzi, davvero davvero troppo alti e decisamente fuori media.  Certo però che avere un piatto di sushi cucinato da un giapponese lo puoi avere solo da loro oppure a Tokyo o in qualche altra grande città, altrimenti rimanendo qua ti devi o accontentare degli altri oppure devi pagare loro un pò di più. Per una cena completa che proprio devi alzarti da tavola sazio, devi pagare intorno ai 45 euro a persona che però, ribadisco, per me sono davvero ben spesi.

Vi consiglio di andarci almeno una volta, magari quando vincete alla snai o per una serata particolare.  Una volta provato, tutti gli altri vi sembreranno qualche gradino sotto. Provare per credere 🙂

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PROCONTRO
Freschezza dei prodotti - educazione e preparazione del personale - ambiente molto tranquillo e ricercato - cuochi e cameriera giapponesiPrezzi alti - difficoltà di parcheggio il fine settimana e l'estate
Voto
89%

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Indirizzo: Via De Nicolò 31, Bari
Sito web: http://www.takuristosushi.it/
Telefono: 0809640075
Telefono 2: 339.7450872
Note:

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